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Sono stati mostrati al congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) i risultati dello studio SOLO-1, il primo a valutare la terapia di mantenimento con Olaparib, inibitore di poli ADP-ribosio polimerasi-1 (PARP-1), dopo chemioterapia a base di platino in carcinoma ovarico avanzato con mutazione BRCA1/2.
Dei 391 pazienti arruolati nello studio con carcinoma ovarico in risposta completa o parziale dopo chemioterapia, 260 hanno ricevuto una compressa di Olaparib da 300 mg due volte al giorno per due anni e 130 il placebo (un paziente non ha ricevuto il placebo). L'analisi di free-progression survival* ha mostrato una riduzione del 70% nel rischio di progressione tumorale o morte nei pazienti trattati con Olaparib rispetto al placebo. Inoltre, non vi è stato alcun cambiamento clinicamente rilevante nella qualità della vita tra i gruppi, e il dosaggio è stato ben tollerato con solo il 12% dei pazienti che ha interrotto l'assunzione di Olaparib a causa della sua tossicità. Nonostante sia necessario più tempo per valutare benefici nella overall survival**, questi risultati mostrano come il trattamento sia efficacia, ben tollerato dall'organismo e promettano di migliorare gli attuali trattamenti dei carcinoma ovarici con mutazione BRCA. Link originale del congresso ESMO *Progression free survival: Sopravvivenza libera da progressione tumorale. Il periodo di tempo durante e dopo il trattamento durante il quale un paziente vive con la malattia ma non peggiora. **Overall survival: Sopravvivenza globale. Il periodo di tempo che intercorre tra la data della diagnosi o l'inizio del trattamento durante il quale il paziente è ancora vivo.
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